Proprio come gli animali, anche le piante si riproducono; al contrario, però, godono di due diverse metodologie di riproduzione:


a) RIPRODUZIONE GAMICA O SESSUALE
La riproduzione gamica, o sessuale, delle piante è la più naturale e spontanea di tutte. La parte femminile della pianta, il pistillo, viene fecondata dal polline emesso dagli stami, dando così origine ad un seme, che se piantato nel terreno farà spuntare una nuova piantina. Questa tecnica di riproduzione è la più sicura e stabile dal punto di vista genetico, grazie alla mescolanza di caratteri ereditari delle piante genitrici che rendono più resistenti agli agenti atmosferici le nuove nate.


b) RIPRODUZIONE AGAMICA O VEGETATIVA
La riproduzione agamica delle piante, o “vegetativa”, consiste nella divisione cellulare della pianta madre, che genera una pianta figlia con le stesse identiche caratteristiche genetiche. Questo tipo di riproduzione è molto utile se si desidera avere nuove piante in brevi tempi, ma purtroppo non garantisce la stessa resistenza agli agenti atmosferici di quella gamica.
Tra le due, la riproduzione agamica è quella più utilizzata nelle varie tecniche artificiali studiate dall’uomo per la moltiplicazione delle piante. Queste tecniche sono tutte generalmente molto semplici ed effettuabili anche da un principiante. Analizziamole una ad una:


1) MOLTIPLICAZIONE PER TALEA
La moltiplicazione per talea si effettua tagliando un ramo della pianta, per metterlo a radicare in un terriccio adatto o in acqua. È consigliabile usare un ramo apicale molto nodoso tagliato a circa 10 cm dalla base e senza foglie e fiori, ad eccezione di quelle apicali. Nelle prime settimane è necessario tenerlo in un terriccio costantemente umido, fino a quando non saranno spuntate le radici.


2) MOLTPLICAZIONE PER PROPAGGINE
La moltiplicazione per propaggine, detta anche “talea assistita”, presenta il nuovo individuo che si separa dalla pianta madre solo una volta che avrà formato delle radici proprie. Generalmente, si procede flettendo un ramo della pianta madre fino al suolo e interrandone una sezione. Una volta che questa avrà sviluppato delle radici proprie si potrà procedere separandolo dalla pianta madre.


3) MOLTIPLICAZIONE PER MARGOTTA
La moltiplicazione per margotta è una propaggine di rami non flessibili o legnosi. Si procede avvolgendo con un involucro di plastica contenente terra un ramo della pianta madre e legandolo alle due estremità. La parte a contatto col terreno svilupperà delle radici proprie, e solo allora si potrà procedere tagliando il ramo sotto al legaccio della parte inferiore dell’involucro.


4) MOLTIPLICAZIONE PER INNESTO
La moltiplicazione per innesto prevede l’utilizzo di due piante: una pianta fornisce la parte radicale ed è detta portainnesto, mentre l’altra pianta fornisce la parte aerea ed è detta marza o nesto. Queste due vanno saldate insieme tramite un taglio e del mastice per innesti. Si tratta di una procedura piuttosto complicata e meno adatta ai neofiti, ma permette di ottenere le migliori caratteristiche genetiche di entrambe le piante madre.


5) MOLTIPLICAZIONE PER DIVISIONE DEI CESPI
La moltiplicazione per divisione dei cespi consiste nella divisione meccanica in parti uguali di una pianta madre. Si tratta di sezionare una pianta madre già sviluppata, dalla radice alla parte aerea. Questo metodo consente di ottenere due o più piante figlie copie della madre, ma bisogna fare molta attenzione nella fase di sezionamento a non danneggiare irrimediabilmente le radici.

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